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"passo la vita fuggendo dalla mia ignoranza"
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giovedì 21 novembre 2019

Il testamento spirituale di Walter Zema



Mio nipote Walter, tragicamente deceduto in un incidente stradale in sella alla sua moto, era un ragazzo splendido. Lo sapevamo tutti, ma nessuno di noi, parenti stretti, avevamo capito QUANTO lo fosse, quanto fosse ampia la sua aura di simpatia e disponibilità verso gli altri. La sua morte mi ha aperto un universo che, forse perché lo avevo sempre intorno a rompere le scatole, non avevo mai sentito il bisogno di visitare. Per me era sempre l'amato figghiolazzo scassac... super esperto di tante cose, ma chiuso appunto nei suoi interessi. Ho scoperto un altro Walter, che sapeva comunicare meravigliosamente e trasmettere agli altri le sue teorie e conoscenze. Io l'ho scoperto adesso, ma i suoi amici, quelli veri che si sono manifestati a centinaia, lo sapevano già. Due anni fa, dopo una brutta caduta con la moto che gli era costata una lunga convalescenza, Walter aveva registrato un video che, lui certamente non poteva saperlo, è adesso il suo testamento spirituale. Un messaggio che ha lasciato ai suoi fratelli bikers del mondo intero e a tutti quelli che vorranno avvicinarsi al mondo delle due ruote. 

giovedì 7 novembre 2019

Commissione medica idoneità patenti di Reggio Calabria. Aggiornamento.





Premessa: Questo non è un organo d'informazione, semmai potrebbe essere definito "organo d'opinione". La mia; che vale in quanto tale, cioè ha valore pari a uno. 
Nello specifico caso, però, poiché nel post precedente ho evidenziato una problematica che coinvolge un grosso numero di cittadini (me compreso) e considerato che la stampa locale non sembra interessata, se è vero com'è vero che a parte qualche comunicato stampa pedissequamente copiato e incollato, nessuna testata ha trattato l'argomento, mi sento in dovere di integrare la narrazione di questa vergognosa vicenda con le ultime notizie, che ho ottenuto con una semplice telefonata fatta all'ufficio interessato.
Ho saputo stamattina che è stata nominata, o forse integrata, in ogni caso resa operativa , la "nuova commissione" (così l'ha definita l'impiegato con cui ho parlato). A breve dovrebbero iniziare le convocazioni, che avverranno tramite regolare missiva postale spedita come lettera raccomandata. 
Questo mi hanno detto e questo riferisco, sperando che non si tratti dell'ennesima presa in giro derivante dall'indiscutibile inefficienza dimostrata nel gestire la vicenda da parte degli organi preposti. 

venerdì 1 novembre 2019

Lettera al Presidente della Repubblica: I diritti dei cittadini "rinviati a data da destinarsi".


Visto che, a parte qualche comunicato stampa scritto (come appare dal tono) quasi per dovere di ruolo e pubblicato dagli organi di stampa altrettanto distrattamente, sembra che l'argomento non interessi a nessuno a parte logicamente chi subisce passivamente la situazione, ho scritto al Presidente della Repubblica informandolo della vergognosa vicenda, ancora in atto, che riguarda la Commissione medica di idoneità patenti della ASP di Reggio Calabria. Mi auguro che un suo auspicabile intervento serva a risolvere il grave disservizio creato dall'inefficienza amministrativa e forse dalla malafede di qualche politico, più interessato forse a ben utilizzare a fini elettorali le sue prerogative che a tutelate l'interesse dei cittadini (ed elettori). Sotto, il testo della missiva spedita oggi al Presidente Mattarella.

Signor Presidente, 
mi rivolgo a Lei per metterla al corrente di una incredibile vicenda che coinvolge, oltre che me personalmente, migliaia di cittadini di Reggio Calabria e della provincia.
La Commissione Medica Locale d’idoneità alla guida presso l’ASP di Reggio Calabria, costituita ai sensi dell'art. 330 del DPR 495/92 e dell'art. 119 c.4 del Codice della Strada non si riunisce ormai da tempo a causa della mancata sostituzione del Presidente della stessa, andato in quiescenza, a quanto pare quasi improvvisamente. 
Mi permetto di riepilogare brevemente la funzione della citata Commissione, che detiene in esclusiva la titolarità al rilascio del certificato medico d’idoneità alla guida ai soggetti colpiti da specifiche patologie, oltre che in tutti i casi in cui il possesso della patente di guida deve essere autorizzato a seguito di particolari controlli sanitari disposti dall’Autorità Giudiziaria o altre Autorità. 
La Commissione inoltre rilascia in esclusiva il certificato d’idoneità alla guida per i titolari di patente D e D+E ultrasessantenni e patente C e C+E ultrasessantacinquenni anche se non colpiti da patologie invalidanti. 
Ne consegue che il normale funzionamento della Commissione in oggetto è essenziale al fine di garantire ai cittadini che si trovano nelle condizioni descritte il diritto a detenere la patente di guida, seppur magari sottoposti a limitazioni, purché ovviamente rientrino nella casistica che lo permette. A Reggio Calabria questo diritto viene da qualche tempo negato a migliaia di cittadini, che si trovano sprovvisti di titolo di guida e quindi sottoposti a disagi in molti casi anche gravi, se si considera che spesso si tratta di soggetti portatori di handicap. Si tratta di cittadini di tutte le età, che usano il proprio mezzo per andare al lavoro, a fare la spesa, oppure, e credo che anche questo sia un diritto, per recarsi in un luogo idoneo a prendere una boccata d’aria. Sono coinvolti anche cittadini che con la patente di guida svolgono il loro lavoro, e che in assenza di rinnovo della stessa non possono farlo.  
Di ciò mi risulta che siano stati messi al corrente tutte le Autorità locali, se non altro tramite gli organi di stampa, ma fino ad oggi, alla data in cui Le scrivo, non si hanno notizie di azioni messe in atto dagli organi preposti (Consiglio Regionale della Calabria e ASP di Reggio Calabria) al fine di sanare la grave carenza. Ogni giorno che passa, oltre che un giorno in più di disagi, fa aumentare il numero dei soggetti coinvolti, con l’immaginabile caos che ne scaturirà quando, una volta designato il nuovo Presidente, la Commissione riprenderà la propria attività. 
Le chiedo quindi di volere gentilmente intervenire in merito con la Sua indiscutibile autorevolezza.
La ringrazio, e, di là dallo specifico argomento, mi permetto con l’occasione di esternarle la mia simpatia verso la Sua persona. Simpatia che non deriva solo dalla Carica che ricopre. 
Le auguro buon lavoro.
Codiali saluti
Pasqualino Placanica

martedì 29 ottobre 2019

L'informazione a Reggio tra bombe e terremoti.

Se a Piazza Carmine iettaru nu piritu, a San Sperato spararu 'na bumba. Stamattina mi è venuto in mente questo vecchio detto che usavamo ironicamente nel mio gruppo di amici per rimarcare qualche particolare notizia trasmessa oralmente da un quartiere all'altro della città, poiché accadeva spesso che la dimensione dell'accaduto, nel passare di bocca in bocca, aumentasse in maniera esagerata. Ecco, oggi è accaduto qualcosa di analogo, ma molto più in grande. A Messina spararu 'na bumba, a Rriggiu ci fu 'u terremotu. Un ordigno bellico fatto esplodere in mare senza preavviso alla popolazione ha causato panico a Reggio e Messina. Solo che in questo caso a trasmettere la notizia non è stata la voce del popolo, che come si sa è fantasiosa e birichina, bensì la natura, l'aria e l'acqua che hanno fatto semplicemente quello che fanno sempre e particolarmente bene nello Stretto, trasmettere suoni e vibrazioni anche a grandi distanze spesso amplificandole. 
Perché è stato possibile che accadesse? Altrettanto semplicemente perché come al solito qualcuno non ha svolto la funzione a cui è delegato istituzionalmente o che si è unilateralmente attribuito. 
Tutte e due le cose, in realtà. Sembra che dall'altro lato dello Stretto nessuno abbia pensato di avvertire i dirimpettai (ma neanche i propri concittadini, se può consolare) dell'imminente esplosione pilotata degli ordigni bellici; o almeno questo è ciò che si lamenta in giro. 
Ma in questa società, in cui chiunque sia in possesso di un tesserino rilasciato dall'ordine dei giornalisti può aprire un giornale online e mettersi a scopiazzare il lavoro degli altri spacciandolo per informazione, questo non dovrebbe accadere. Un giorno, assistendo ad un evento culturale a cui partecipava come ospite un bravo giornalista reggino, mi infastidì sentirgli affermare dal palco che a Reggio "i veri giornalisti sono pochi, al massimo una decina, tutti gli altri... fravagghia". La ritenni una affermazione arrogante e presuntuosa. Sbagliavo. In realtà, a Reggio, di giornalisti che vanno a cercare la notizia ne sono rimasti due o tre, gli altri sono  emigrati e li vediamo in televisione o li leggiamo sui grandi quotidiani perché qua davano fastidio e/o non trovavano lo sbocco meritato.  I molti, quelli che restano qui, aspettano che la notizia venga loro servita su un piatto d'argento. Il comunicato e la conferenza stampa sono diventati il loro pane quotidiano, per cui se il comunicato non arriva o la conferenza non viene convocata, ecco che  la notizia non c'è, salvo poi magari "esploda" fragorosamente. 
Faccio un esempio su una materia che purtroppo conosco bene essendo, lo confesso, vittima dell'accaduto. La commissione medica locale di idoneità alla guida di Reggio Calabria non si riunisce ormai da tempo a causa della messa in quiescenza del presidente, con la conseguenza che tutti i patentati sottoposti per vari motivi (di salute o altri vincoli particolari) a controllo periodico dell'idoneità alla guida non possono, alla scadenza, rinnovare la patente di guida. Sembra che al momento ci siano in città diverse centinaia di cittadini privati di un sacrosanto diritto dall'inefficienza di un apparato sostenuto dalle tasse che pagano essi stessi, probabilmente dall'inettitudine di qualche funzionario e forse dalla malafede di qualche politico. 
Il nuovo presidente della commissione dovrebbe essere designato dal Governatore della Regione e questo dovrebbe essere, soprattutto perché in periodo pre elettorale, quanto meno stimolo per un approfondimento da parte di qualcuno che abbia i mezzi per indagare. 
Suppongo che l'autorità giudiziaria stia già indagando, se non altro perché immagino che tra le vittime di questo vergognoso disservizio ci possa essere qualche magistrato o qualche politico di "spessore", magari antagonista di quelli che dovrebbero agire per sanare la cosa. 
Per il resto, l'azione degli organi d'informazione locali si è limitata alla pubblicazione di due comunicati stampa emessi da una associazione di consumatori e un altro (sempre comunicato stampa) di un politico locale perché, si sa, schierarsi con quattro righe non costa niente e può portare consensi. Non una parola aggiunta ai testi precompilati, non una telefonata agli uffici preposti, non un resoconto autonomo sulla situazione da parte di nessun giornale o sedicente tale. Questo è un esempio classico dell'andazzo standard dell'informazione nella nostra città, con l'eccezione di pochi/poche che danno l'anima sputando sangue, ma che da soli ben poco possono fare se non approfondire le loro specifiche materie. Tornando all'esplosione di oggi, quindi, che pretendevate: che qualche testata giornalistica copia/incolla potesse immaginare che magari sul sito della Capitaneria di Porto di Messina ci fosse un'ordinanza in merito? Mi sembra troppo, e lo dico sinceramente. 
Tutti assolti e indietreggiamo.









venerdì 8 febbraio 2019

Amministratori adeguati...all'inadeguatezza.

Ci ho pensato per diverso tempo e sono giunto alla conclusione che la definizione giusta sia questa: adeguati. Adeguati all'inadeguatezza che, dappertutto, spadroneggia in Italia. Gli amministratori di questa città galleggiante sono in gran parte adeguati all'andazzo nazionale, ben lontani dal famigerato malaffare lucido e spietato che veniva associato alle precedenti classi politiche; molto più vicini alla incosciente e spensierata faciloneria e alla sconfinata presunzione con cui si sono proposti al popolo molti di quelli che sono adesso componenti della attuale classe politica nazionale. Spensierati e faciloni, alcuni; arroganti presuntuosi altri, pavidi e sfuggenti altri ancora. Qualcuno raccoglie in sé tutte le prerogative, addirittura. E qualcuno naturalmente è competente e all'altezza ma, come si dice: una noce in un sacco non fa rumore. La situazione in città è ormai visibile a tutti, anche a chi per impostazione mentale non vuole vedere. Non mi interessano i processi a questo o a quello, gli avvisi di garanzia, le frequentazioni, gli interessi privati, gli abusi di potere e le altre storie e storielle che periodicamente vengono associate a questo o quel politico, consigliere, assessore o sommo monarca ereditario che sia. Mi interessano quei piccoli argomenti, che proprio perché sono piccoli dovrebbero essere di irrisorio impegno per ottenere una soluzione onesta e accettabile e che invece sono la perfetta cartina di tornasole che certifica la totale inettitudine di chi amministra, ma anche di chi gestisce e applica, la cosa pubblica in città. Oggi, otto febbraio 2019, il postino mi ha consegnato la fattura del servizio idrico con allegati bollettini, emessa dalla tanto vantata nuova società Hermes Servizi Metropolitani. Non voglio lamentarmi della cifra finale, e non perché non sia letteralmente scandalosa sia per la tariffa che per la qualità del servizio reso. È risaputo che in città l'acqua viene erogata a singhiozzo, anzi in apnea, e che la tariffa è semplicemente un furto legalizzato . Punto. A capo. Leggo:

"Questa bolletta è stata calcolata utilizzando la lettura di mc xxxx rilevata in data 06/02/2018. Il consumo rilevato per il periodo dal 01/01/2018 al 06/02/2018 è di mc xx. Inoltre è stato addebitato un consumo in acconto di mc xxx per il periodo dal 07/02/2018 al 20/12/2018 tenendo conto delle informazioni disponibili circa i suoi consumi abituali."

"Matricola contatore: xxxxxxxxx - Misuratore non accessibile"  (???)

Ora, il mio misuratore è accessibilissimo a patto che qualcuno si presenti a casa mia a pieno titolo e chieda di accedervi. Se non viene nessuno, l'accessibilità rimane un concetto astratto, devo dire in perfetta sintonia con altri concetti espressi su questo e altri argomenti analoghi in varie occasioni di presenza e sui vari organi d'informazione dai nostri amministratori. E comunque ho a suo tempo inviato la comunicazione di autolettura, facendo forse l'errore di utilizzare per la prima volta il servizio sms anziché la mail. Ma lasciamo perdere anche questo.
Non potendo pagare in unica soluzione la cifra finale sono andato a controllare la data di scadenza delle rate. E qui scatta l'applauso. Standing ovation meritatissima per gli eccelsi, inarrivabili, istrionici preposti alla riscossione. 
Scadenze: 1a rata: 09/02/2019 (domani); 2a rata: 01/03/2019; 3a rata: 21/03/2019; 4a rata: 10/04/2019.
Una rata ogni 20 giorni. Come se i sempre meno numerosi fortunati che percepiscono uno stipendio o una pensione vengano liquidati a decadi, o settimane. Spettacolare. Per chi (immancabilmente) vorrà sostenere che gli amministratori non hanno responsabilità perché le procedure sono stabilite da altre figure, bene sappiate che non me ne frega una beneamata...; chi si propone per gestire una città e viene incaricato dai cittadini di farlo deve essere attento nell'agire per quanto di propria competenza e controllare chi è preposto ad agire nei vari rami della gestione tecnico/amministrativa. E soprattutto non deve prendere in giro i propri concittadini - elettori. 
Sembra che le prossime elezioni amministrative si terranno a fine maggio 2019, pensate nel frattempo quante rate di tasse comunali si potrebbero pagare, a intervalli di venti giorni.