“L’aria cominciava
a ripulirsi dalle afose fatiche estive e i colori all’orizzonte apparivano più
nitidi, assumendo sfumature che non erano percepibili durante quelle calde
giornate, quando il calore del sole e l’evaporazione del mare, creavano un
nebbioso velo che rendeva le gradazioni dello spettro irideo più soffuse.”
Se c’è un modo per scoraggiare un curioso alla lettura, è
quello di iniziare un racconto con un periodo “acrobatico” del genere. Ho iniziato
a leggerlo a tarda sera a letto, ed appena letta la prima frase ho esclamato:
oddiomio!!!. Ma naturalmente ho continuato a leggere, ne ho letto tre capitoli,
e poi, stanco della giornata mi sono addormentato…. ed ho continuato a vivere
la storia che avevo letto fino a quel momento, naturalmente senza azzeccare
niente del seguito del libro. La mattina dopo mi sono alzato seccato per non
potere riprendere subito la lettura. Il libro di Fulvio Cama è una “visione”.
Scritto da un artista a tutto tondo ma alla sua prima esperienza del genere, è
ambientato in tempi e luoghi immaginari (ma non tanto) e riunisce in una storia
bellissima e piena di colpi di scena personaggi fantastici e altri storici realmente
esistiti, rigorosamente locali, con l’ulteriore presenza di amici e parenti
dello scrittore. Ulisse, il brigante Musolino, la Fata Morgana e tanti altri
miti e leggende della nostra terra si incontrano in questo racconto senza tempo
con il cameo, e solo questo vi anticipo del racconto, del vecchio Kosmo, un
eremita con doti particolari palesemente ispirato dal personaggio di Gandalf,
il potentissimo mago della saga del Signore degli Anelli. È un tuffo nel fantastico
che dura troppo poco, un libro da leggere senz’altro soprattutto per chi come
me ama questa terra, la sua storia e le sue leggende.
“Il vaso misterioso – Storia senza tempo” di
Fulvio Cama - Citta del Sole Edizioni
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