Scusate se una ragazza di diciannove anni che si ritrova, grazie solo a se stessa, ad essere un personaggio pubblico anziché sprofondare in un abisso di demoni e sofferenze a causa di quello che la vita sembrava averle riservato, scusate, dicevo, se questa ragazza è felice di essere un personaggio pubblico. Scusate se con l’esuberanza dei suoi diciannove anni vuole fare, se vuole essere, se vuole incidere nel presente e nel futuro. Scusate se, ne sono sicuro, non gliene frega un cavolo di Renzi o di Obama, né di referendum o salvataggi di banche, e neanche di partiti, deputati o senatori. Scusate se quando fa, quando agisce, quando è presente non si preoccupa se per caso quello che sta facendo potrebbe non piacere a qualcuno, o magari a tutti. Vi chiedo scusa io, perché sono un padre. Uno di quelli che sono responsabili di tutto ciò che adesso critichiamo, compreso e soprattutto il destino dei nostri figli. Vi chiedo scusa io perché credo che lei non debba chiedere scusa a nessuno. Siamo noi che dobbiamo chiedere scusa a lei, e dopo averlo fatto, ringraziarla di esistere.
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giovedì 20 ottobre 2016
Chi è quel signore abbronzato con Bebe Vio?
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Barak Obama,
Bebe Vio
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