
"Il Ministro Roberto Maroni ha voluto sottoscrivere un
protocollo d'intesa per prevenire gli interessi mafiosi sul primo cantiere legato alla costruzione del Ponte, quello della Variante di Cannitello aperto lo scorso 23 dicembre". La variante di Cannitello non è opera legata alla realizzazione del ponte sullo Stretto, ma era già stata progettata in tempi precedenti per migliorare la comunicazione ferroviaria, autorizzata con delibera del CIPE del 2006, ed assegnazione dei lavori ad RFI - Rete Ferroviaria Italiana (ma questo ormai è cosa risaputa); a parte questo nulla da eccepire nel merito specifico: se il protocollo firmato sarà applicato probabilmente le organizzazioni mafiose non riusciranno ad entrare nell'affare dell'appalto. Quello che sfugge (forse) al Ministro Roberto Maroni e (sempre forse) anche ai vari enti e politici che si stanno vantando dell'accordo è che il vero affare che si prospetta con la variante ferroviaria di Cannitello non è l'appalto, che come era prevedibile vista la situazione attuale sarà blindato (almeno questo), ma, a seguito dello spostamento del tracciato la disponibilità di decine di ettari di terreno posti in posizione ottimale con vista sullo Stretto di Messina (speriamo per sempre senza ponte). Del destino di quest'area che sarà liberata dai binari, nessuno dice niente, e soprattutto nessuno stipula accordi a tutela da eventuali interessi affaristici/mafiosi. Staremo a vedere.
Nessun commento:
Posta un commento