In tempi non sospetti ho avuto subito l'impressione che il
candidato sindaco del PDL Demetrio Arena, aspirante successore del
neogovernatore Giuseppe Scopelliti, non avesse un grande peso politico
all'interno del suo partito. Mi ha dato l'idea dell'uomo buono per
tutto, utile per assorbire i danni causati dal suo predecessore, e
magari per rimettere a posto qualcosa (sembra che come tecnico sia in
gamba). In attesa, forse, di tempi migliori per i veri pescecani del
PDL. Mi sono definitivamente convinto quando ho visto la foto messa sul
sito del comune in occasione della sua elezione. Foto che è rimasta per
diverso tempo a festeggiare l'elezione del neosindaco. Peccato che nella
foto il grafico si sia preoccupato di lasciare libero dalla scritta il
volto del governatore, sensibilmente più alto del nuovo sindaco, a
discapito proprio del vincitore (!!!) Demetrio Arena, che sembra il
famoso cinese della barzelletta che riesce arrampicandosi a raggiungere
il banco del bar per ordinare sette te e a cui il barista risponde:
cucù!!! Allora ho scattato lo screenshot dell'immagine, proprio perchè
mi ha veramente colpito. Le note vicissitudini relative alla gestione
del Comune di Reggio Calabria contano poco, in questa mia
considerazione. La città è stata in mano a gente che dovrà rispondere
dei danni che ha causato, ma Demetrio Arena ha ben poche responsabilità,
seppur gravi, se rapportate a quelle di chi ha gestito prima di lui. Si
è fatto carico del peso immane di uno sfascio ingestibile, per
alleggerire il suo capo lanciato verso altri più sostanziosi obiettivi.
Adesso, per ringraziarlo per quanto fatto, il suo capo Giuseppe
Scopelliti lo candida al senato, come è giusto che sia. Lo ha piazzato
al settimo posto, dopo tutta una serie di personaggi evidentemente con
più peso di lui: esattamente dopo Domenico Scilipoti, l'uomo che salvò
il governo Berlusconi tradendo i suoi elettori dell'IDV. Evidentemente a
parere di Peppe Scopelliti quello è il suo posto, evidentemente quello è
il suo valore. Ma da uno che ha scaricato su una morta tutte le colpe
del dissesto comunale, che ci si poteva aspettare?
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
© I contenuti di questo blog, se non diversamente indicato, sono di proprietà esclusiva dell'autore/amministratore. Tutti i diritti sono riservati.
Per eventuali autorizzazioni su specifici contenuti effettuare apposita richiesta tramite email all'indirizzo pasplaca@gmail.com .
"passo la vita fuggendo dalla mia ignoranza"
NON CAPISCO...E NON MI ADEGUO!!!
su questo blog non si pubblicano commenti anonimi
lunedì 21 gennaio 2013
sabato 19 gennaio 2013
Il vaso misterioso- Una storia senza tempo
“L’aria cominciava
a ripulirsi dalle afose fatiche estive e i colori all’orizzonte apparivano più
nitidi, assumendo sfumature che non erano percepibili durante quelle calde
giornate, quando il calore del sole e l’evaporazione del mare, creavano un
nebbioso velo che rendeva le gradazioni dello spettro irideo più soffuse.”
Se c’è un modo per scoraggiare un curioso alla lettura, è
quello di iniziare un racconto con un periodo “acrobatico” del genere. Ho iniziato
a leggerlo a tarda sera a letto, ed appena letta la prima frase ho esclamato:
oddiomio!!!. Ma naturalmente ho continuato a leggere, ne ho letto tre capitoli,
e poi, stanco della giornata mi sono addormentato…. ed ho continuato a vivere
la storia che avevo letto fino a quel momento, naturalmente senza azzeccare
niente del seguito del libro. La mattina dopo mi sono alzato seccato per non
potere riprendere subito la lettura. Il libro di Fulvio Cama è una “visione”.
Scritto da un artista a tutto tondo ma alla sua prima esperienza del genere, è
ambientato in tempi e luoghi immaginari (ma non tanto) e riunisce in una storia
bellissima e piena di colpi di scena personaggi fantastici e altri storici realmente
esistiti, rigorosamente locali, con l’ulteriore presenza di amici e parenti
dello scrittore. Ulisse, il brigante Musolino, la Fata Morgana e tanti altri
miti e leggende della nostra terra si incontrano in questo racconto senza tempo
con il cameo, e solo questo vi anticipo del racconto, del vecchio Kosmo, un
eremita con doti particolari palesemente ispirato dal personaggio di Gandalf,
il potentissimo mago della saga del Signore degli Anelli. È un tuffo nel fantastico
che dura troppo poco, un libro da leggere senz’altro soprattutto per chi come
me ama questa terra, la sua storia e le sue leggende.
“Il vaso misterioso – Storia senza tempo” di
Fulvio Cama - Citta del Sole Edizioni
martedì 8 gennaio 2013
Il "FRONTE DEL RIFIUTO"
![]() |
Notare sullo sfondo il palazzo del CEDIR, sede della Procura della Repubblica |
Iscriviti a:
Post (Atom)