Il 29 luglio si è tenuta la conferenza stampa degli organizzatori di Ecomusia presso la sala della Biblioteca del Palazzo della Provincia; l’Assessore provinciale all’Ambiente Giuseppe Neri ha presentato la manifestazione finanziata dalla Provincia, definendola un “primo passo di un percorso virtuoso che si ha intenzione di proseguire con altre analoghe iniziative”. Al tavolo, oltre all’Assessore Neri, Fulvio Cama, presidente dell’Associazione Culturale Fabulanova e direttore generale della manifestazione, Luciano Pensabene, direttore artistico, l’ingegner Fabrizio Borrello, direttore tecnico di Ecomusia e fondatore del gruppo dei Costruttori Rinnovabili, il dottor Franco Romeo, vicepresidente ASMEV (Associazione Medici Volontari), e S.E. l’Ambasciatore dell’Eritrea Zemede Teclè. Il progetto Ecomusia, attraverso l’uso creativo dell’arte e della tecnica, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del rispetto dell’ambiente: “in Ecomusia l’arte circonderà l’aspetto ecologico” ha detto Cama. Non di secondaria importanza gli altri due aspetti: la raccolta di fondi per lo sviluppo di un progetto umanitario in Eritrea gestito dall’ASMEV, l’associazione di medici volontari del dottore Romeo già presente sul posto da quasi 20 anni, e il progetto dei Costruttori Rinnovabili dell’ingegner Borrello, finalizzato alla costruzione di macchine ecologiche per la produzione di energia, e soprattutto alla costruzione di un impianto per la produzione di acqua potabile ricavata dalla condensa tramite un “processo frigorifero”, da installare in Eritrea dove purtroppo l’acqua disponibile non abbonda (solo il 22% della popolazione può usufruire di acqua sicura ai fini alimentari). L’Ambasciatore eritreo ha esposto la situazione umanitaria supportato dalla testimonianza personale del dottore Romeo che opera sul posto da anni: “un paese giovane, indipendente dal 1991 dopo una guerra durata 30 anni, con 4 milioni di abitanti appartenenti a 9 etnie, al 50% di religione musulmana e per il rimanente 50% cristiana, che vive in armonia assoluta, senza tensioni di tipo razziale o religioso; purtroppo esiste ancora un conflitto latente con l’Etiopia che non ha accettato, a differenza dell’Eritrea, la definizione dei confini stabilita dalla commissione ONU nel 2001.” Il governo Eritreo, ha detto l’Ambasciatore, “è cosciente che la scuola e la sanità sono aspetti essenziali per lo sviluppo della nazione, e su questi obiettivi ha indirizzato la sua attenzione ed i suoi sforzi. Una particolare attenzione viene posta alla produzione di energia alternativa; poiché in Eritrea il sole e il vento non mancano, ci serve la tecnologia utile a sfruttarli in tal senso ed agli amici italiani l’Eritrea chiede aiuto, ringraziando per quello che gia viene fatto”. Per aiutare il popolo eritreo e per sensibilizzare la nostra gente al rispetto dell’ambiente quindi, per quattro giorni dal 19 al 22 agosto sul lungomare di Catona il villaggio di Ecomusia offrirà ai visitatori arte, tecnologia pulita, sport e divertimento.
Pasqualino Placanica
(pubblicato su costaviolaonline.it)
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