C'è qualcuno che bara |
Il 12 novembre il Consiglio provinciale di Reggio Calabria, nel corso di un consiglio "aperto" ha approvato all'unanimità una mozione con cui conferma definitivamente il proprio "No" alla costruzione di una centrale a carbone di Saline Joniche. Hanno aperto i lavori dell'assemblea il vicepresidente Gesualdo Costantino ed il promotore della mozione, il consigliere di Rifondazione Comunista Omar Minniti. Già nella premessa è stata confermata la ferma contrarietà all'attuazione del progetto, definito ''dannoso e illusorio per il territorio''. Sono intervenuti anche i sindaci dei comuni interessati: per il sindaco di Bagaladi, Federico Curatola... "il nuovo tentativo di colonizzazione di questa terra non è giustificato da una debole chimera occupazionale; il nostro territorio ha già rigettato in passato il trapianto di questi organi distruttivi. Ma non ci si può fermare al rifiuto: bisogna creare una piattaforma base per una politica attiva e una democrazia partecipata. Bisogna che noi cittadini tracciamo insieme una concreta alternativa di sviluppo per la nostra terra. Propongo quindi che la popolazione si pronunci con una consultazione elettorale su quest’opera e su futuri progetti ad essa alternativi’". Dichiarazioni analoghe a quella di Curatola da parte dei sindaci di San Lorenzo Pasquale Sapone, di Roccaforte Del Greco Ercole Nucera e di Motta San Giovanni Paolo Laganà. Tra lo sconcerto generale due "primi cittadini", quelli di Melito Porto Salvo e di Montebello Jonico, i due comuni più interessati geograficamente dal progetto, hanno invece dichiarato il loro parere favorevole alla realizzazione della centrale a carbone. È utile rammentare che entrambi i consigli comunali, di Melito e di Montebello, si erano dichiarati a suo tempo nettamente contrari al progetto. Addirittura il sindaco di Montebello Jonico, Antonio Guarna, ha pubblicamente confermato l'opposizione alla centrale il 6 novembre scorso in occasione della manifestazione tenutasi a Saline Jonica. Come niente fosse, invece, Giuseppe iaria, sindaco di Melito Porto Salvo ha dichiarato: ''La centrale a carbone di Saline Joniche è un'occasione per noi tutti, un'occasione di rilancio del territorio. Basti pensare ai numerosi posti di lavoro che la costruzione dell'opera creerebbe. Se vogliamo dire no, dobbiamo avere un'alternativa che crei altrettante occasioni per i cittadini''. Sul voltafaccia di Iaria pesa il dubbio di quanto potrebbe essere stato detto in una riunione interdetta alla stampa ed "a porte chiuse" tenutasi recentemente tra alcuni consiglieri del comune di Melito ed i rappresentanti della SEI. Indefinibile dal punto di vista della coerenza la posizione del sindaco di Montebello Jonico, Antonio Guarna, che pur ribadendo ancora una volta che il proprio consiglio comunale si è espresso contro il progetto della Sei, ha voluto sottolinearne i (presunti) vantaggi occupazionali dicendo ''meglio morire con la pancia piena piuttosto che a stomaco vuoto''. Alla fine, come dicevo, è comunque scaturita una mozione di rifiuto del progetto "carbone" votata all'unanimità, anche dai consiglieri del centrodestra, quindi. Purtroppo le competenze dell'Ente Provincia in materia non hanno potere vincolante. Discorso diverso per la Regione, che però, continua a latitare nel merito nonostante le dichiarazioni d'intenti di molti tra i suoi rappresentanti tra cui per esempio il vicepresidente del Consiglio Regionale Alessandro Nicolò che intervistato all'assemblea di Saline sabato scorso aveva detto: "siamo contrari alla realizzazione della centrale a carbone, valuteremo ogni cosa ascoltando la gente che è venuta qui stamattina in massa a esprimere il suo dissenso". Vedremo! Mi sbaglierò, spero, ma forse non è un caso che all'assemblea di Saline Joniche i (pochi) consiglieri regionali del centrodestra presenti (tra cui anche Nicolò) non hanno detto una parola alla platea; hanno solo rilasciato dichiarazioni alla stampa. Al sindaco di Montebello Jonico vorrei dire che IO, TRA MORIRE CON LA PANCIA PIENA E MORIRE A STOMACO VUOTO, PREFERISCO VIVERE PIU' A LUNGO POSSIBILE!
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