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venerdì 11 febbraio 2011

TREMONTI FOR PRESIDENT?


«Vi dico una cosa: i treni che vengono dal Nord hanno i moscerini spiaccicati sul finestrino, quelli dal Sud no. Sono più veloci i moscerini dei treni» Che biricchino, il ministro dell'economia del governo Berlusconi, scherza amabilmente su uno dei tanti problemi che affligge il meridione, quasi come se avesse scoperto adesso che c'è qualcosa che non va. In treno, ha spiegato Tremonti, «...da Milano a Roma si va in tre ore, da Roma a Reggio Calabria siamo partiti alle 12 e arrivati alle 19. Poi siamo venuti su in pullman e anche qui ci sono molti cantieri quindi vuol dire che qualcosa è in atto, però serve l’autostrada». A chi chiedeva se occorreva fare il viaggio nel Sud per rendersi conto della situazione, il ministro ha replicato: «». E certo, probabilmente perchè il ministro  non aveva una  conoscenza personale del sud, non aveva mai viaggiato da solo prima  di diventare  uomo di governo, non si era mai recato per motivi personali o legati al suo lavoro, dappertutto in Italia. Mi sfugge il motivo "istituzionale" che porterebbe un ministro dell'economia a fare un viaggio del genere, piuttosto che un ministro dei trasporti o dell'interno o il premier in persona. Non mi sfugge invece il fatto che Tremonti è uno dei pochi (se non l'unico) esponente di rilievo della maggioranza che non ha preso le difese del premier in relazione ai recenti scandali;  non mi  sfugge che continua ad arginare i proclami del governo su investimenti da fare (sempre gli stessi) precisando che "non ci sono i soldi". Non mi sfugge che ormai Berlusconi è alla frutta, che dovrà per forza lasciare la scena volontariamente o no; che il PDL dovrà trovare un candidato premier presentabile che sia "pulito" dalle polemiche e di spessore internazionale. In attesa della campagna elettorale, mettersi avanti con il lavoro non guasta. Dei treni? Ma non gliene frega niente, se non fosse così avrebbe agito prima, senza bisogno  di sopralluoghi-farsa come quello dei giorni scorsi. Sono anni che Trenitalia taglia  treni al sud.  E non mi sfugge neanche la presenza dei due segretari generali dei sindacati gialli CISL e UIL.  

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