(da lettere a strill)
Egregio direttore, ho appena letto la nota dell’esponente nazionale dei Giovani Democratici Antonino Castorina, che viene subito dopo la notizia del rifiuto del PD e buona parte del centrosinistra ad affrontare le primarie per le elezioni comunali. “L’unità del centro sinistra… non si raggiunge esclusivamente con l’importante istituto delle primarie ma attraverso l’individuazione di una figura che tenga unita la coalizione, che intercetti quella grande fetta di elettorato deluso e amareggiato da una politica troppo distante dai problemi quotidiani. Il più grande alleato che il PD deve portare dalla sua parte sono quei milioni di voti che in questi anni si sono dispersi.” Pienamente d’accordo con lui; peccato però che poi, dopo quest’ottimo proclama, non trovi altro modo per concretizzare il concetto che ripetere per l’ennesima volta lo stesso errore fatto dal centrosinistra fino ad ora: attaccare il candidato e le idee della coalizione opposta anziché pensare a valorizzare le proprie idee ed il proprio candidato. Come dire: lui è peggio di me! Con l’aggravante di non avere ancora un candidato da proporre a pochi giorni dalla competizione elettorale (sulle idee stendiamo un velo pietoso). O meglio, di non “voler avere” ancora un candidato e in più di non accettare la competizione con l’unico candidato del centrosinistra al momento in campo. Inoltre siamo ancora in attesa di idee solide, proclami a parte. Egli ritiene che il candidato ideale debba avere due caratteristiche: deve essere una figura che tenga unita la coalizione e che intercetti quella grande fetta di elettorato deluso e amareggiato da una politica troppo distante dai problemi quotidiani. Ora, visto che sono senz’altro d’accordo con lui su questi due punti, mi domando qual’è delle due la caratteristica che manca a Massimo Canale oppure se addirittura mancano tutt’e due. Ce lo dice, il giovane Castorina, e logicamente ci spiega anche perché?
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