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venerdì 16 novembre 2012

Ela mu kondà

 
Roghudi vecchia- (Reggio Calabria)
 
"Ela ela mu kondà" e' una poesia di Mastr'Angelo Maesano (Roghudi Vecchia 1915 - Roghudi Nuovo 2000), grande poeta della tradizione Greco-Calabra. Nella versione musicata è ritenuta da molti l'inno dei Greci di Calabria.

Di Angelo Maesano
ELA MU KONDA'
Esù miccèddha, ti isse an tin ozzìa
c'egò pedì ti imme an ton jalò,
arte ti ejenàstise megàli
egò thelo na se prandestò.
Ela, ela mu kondà,
ti egò imme manachò.
O potamò èrkete an tin ozzìa
ce catevènni cato ston jalò,
ciòla t'azzària ti ene dizzamèna
èrkondo ce pinnu to glicìo nerò.
San èrkete o mina tu majìu
olos o cosmo fènete chlorò
ce tragudùsi ola ta puddhìa
jatì amènu ton calò kerò.
San i zoì dikìma ene palèa
parakalùme viàta to Christò,
den thelo de na fao ce de na pio,
na ciumithò methèsu manachò.

VIENIMI VICINO
Tu ragazza che vieni dalla montagna
e io ragazzo che vengo dalla marina,
ora che sei diventata grande
io voglio sposarti.
Vieni, vienimi vicino,
perché io sono solo.
Il fiume scende dai monti
e scende giù in marina,
anche i pesci sono assetati
e vengono a bere l'acqua dolce.
Quando arriva il mese di maggio
tutto il mondo si riempie di verde
e cantano tutti gli uccelli
perché attendono il buon tempo.
Quando noi saremo vecchi
pregheremo sempre il Signore.
Non voglio più mangiare né bere,
ma voglio solo riposare accanto a te.

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