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"passo la vita fuggendo dalla mia ignoranza"
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martedì 21 giugno 2011

Quando il torbido s'intorbidisce

Lo so, penso sempre a male...subito dopo che nel caso Cisterna si è inserito a gamba tesa Gioacchino Genchi, asserendo di essere stato fermato da Cisterna durante le indagini su Sisinio Zito e suo fratello, ecco che sbuca Saverio Zavettieri con un comunicato stampa sull'argomento, dove stigmatizza proprio l'uso dei tabulati telefonici di cui parla Genchi. Sarà un caso, ma Zito e Zavettieri, oltre che ad avere le stesse iniziali hanno anche un passato comune nel PSI e sono stati uno senatore e l'altro deputato contemporaneamente, dal 1983 al 1994 sempre nel PSI. Uno è nato a Condofuri, l'altro a Bova Marina.

mercoledì 15 giugno 2011

Il ministro delle bugie e della maleducazione


Ormai il mini-stro alla confusione mentale Renato Brunetta ha raggiunto il livello di guardia: non sopporta gli insulti prima ancora di meritarseli. 
Intervenuto al convegno sulla Giornata nazionale dell'innovazione, al termine del suo intervento è stato interpellato da due signore che hanno chiesto di fare una domanda. Il politico veneziano le ha invitate a salire sul palco e a presentarsi, ma appena hanno pronunciato la parola "precari", l'onorevole Brunetta si è spazientito e senza nemmeno ascoltare quello che le due donne avevano da dire è sceso dal palco, dicendo: "Grazie, arrivederci...questa è la peggiore Italia!".  Già da se questo comportamento è a dir poco indegno di una persona civile; ma c'è di più: il ministro Brunetta ha anche la faccia tosta di giustificarsi raccontando una serie di balle a sostegno del suo comportamento; lo ha fatto sul suo blog e con un video su Youtube.  Titolando con un demenziale "Ieri pomeriggio sono stato insultato dall’Italia peggiore" asserisce di avere interrotto la discussione perchè la domanda era fuori argomento, ma dal video si vede chiaramente che la signora si era ancora solo presentata; dice poi di avere reagito agli insulti, ed anche in questo è clamorosamente smentito dal video, dove si  vede che lui pronuncia la sua frase offensiva praticamente subito, e che gli insulti che si becca dopo sono a conseguenza del suo comportamento.

Il caso BANDAFALO'

immagine da LiberaReggio.org
Un altro dei casi incomprensibili della nostra città e provincia: il recente  sequestro del lido Bandafalò, una porzione di spiaggia recuperata e riconsegnata alla cittadinanza da parte dell'Associazione Bandafalò di Villa San Giovanni. Un'Associazione impegnata nel sociale con varie iniziative in Italia ed all'estero, con l'iniziativa "Bandafalò for Africa". Secondo l'accusa, i volontari dell'associazione in combutta con l'ufficio urbanistica del comune di Villa San Giovanni, avrebbero emesso atti falsi e viziati da incompetenza al fine di realizzare uno stabilimento balneare commerciale, camuffandolo per una Onlus a favore del territorio villese e di vari progetti benefici in Costa d'Avorio; inoltre l'area utilizzata per il lido sarebbe  molto superiore a quella che il comune di Villa San Giovanni ha dato in concessione all'Associazione. In questo video da Telereggio News del 14 giugno 2011 l'intervista ad Antonio Oppedisano, presidente di Bandafalò. Dove si concretizzi l'aspetto commerciale dell'attività di Bandafalò non è al momento dato sapere, visto che il servizio offerto dal Lido è praticamente gratuito e i ricavi  derivanti dal chiosco interno al lido sono destinati alle missioni umanitarie ed a coprire le spese.

venerdì 10 giugno 2011

È impossibile per chiunque dissacrare i Bronzi.

Vorrei dire anch’io qualcosa sulla polemica aperta sullo spot dei Bronzi di Riace che promuovono (anzi, promuoverebbero, direi) la nostra regione. Il Presidente della regione Calabria  Giuseppe Scopelliti ha difeso l’iniziativa affermando tra l’altro che le polemiche lo hanno fatto ridere; naturalmente ognuno è libero di ridere di quello che vuole purché rispetti le persone. E infatti anche io ho riso perché ho pensato: “ma se uno vuole invogliare qualcuno ad andare a vedere qualcosa di bello, perchè glielo rappresenta  deformato, diverso dalla realtà in peggio?”  Certo, lo spot intenderebbe promuovere l’intera Calabria, non solo i Bronzi, ma se i testimonial sono brutti e fanno parte del prodotto offerto non si può  pretendere che chi vede lo spot si aspetti qualcosa di meglio dal resto, a meno che nello spot non si faccia vedere anche la realtà oppure a meno che in Calabria  non ci sia già venuto. Personalmente non mi piace, ma non perché non attiri l’attenzione, anzi. I Bronzi (quelli veri) sono bellissimi per almeno due motivi: l’eccezionale maestria dell’ignoto autore nella rappresentazione dei particolari, vene, tendini, muscoli: fissando le vene delle gambe si ha l’impressione di vedere scorrere il sangue. La posa scelta per entrambi, cito: “I Bronzi di Riace presentano una notevole elasticità muscolare essendo raffigurati nella posizione definita a chiasmo. In particolare il bronzo A appare più nervoso e vitale, mentre il bronzo B sembra più calmo e rilassato. Le statue trasmettono una notevole sensazione di potenza, dovuta soprattutto allo scatto delle braccia che si distanziano con vigore dal corpo.” Io ne aggiungo un altro: l’incredibile senso di dinamicità che danno le due statue, pur nella loro immobilità  assoluta. Ed è proprio questo il punto, anzi, i punti: i due orrendi sgorbi dello spot non hanno nemmeno una delle doti peculiari dei veri Bronzi. Sono logicamente deformati rispetto all’originale essendo una riproduzione computerizzata, non sono immobili ed addirittura giocano a pari e dispari e parlano; l’uomo nudo in movimento e visto di fronte di solito è ridicolo, “dicciamolo”; aggiungerei che uno dei due parla inopportunamente con una voce  molto simile a quella di un politico molto noto, che proprio per la sua voce e la sua cadenza viene spesso preso in giro. Non si  facciano paragoni  assurdi con pubblicità in cui sono  state utilizzate altre opere d’arte (la Gioconda, il David, la Statua  della Libertà); in quei casi gli spot promuovevano prodotti commerciali che invero poco c’entravano con i testimonial stessi. Chi ha parlato di Bronzi dissacrati  ha permesso che i difensori dell’iniziativa si aggrappassero ad esempi fuori luogo. È impossibile per chiunque dissacrare i veri Bronzi; ma se ne può dare una pessima idea a chi non li  ha mai visti…per esempio con uno spot del genere. Se poi, dopo avere attirato l’attenzione (questo si) neanche se ne approfitta per mostrare le bellezze naturali della nostra regione… In tutto lo spot solo tre immagini chiare di luoghi reali senza neanche indicazione, ed un duetto comico tra due brutte parodie delle più belle statue del mondo.

mercoledì 8 giugno 2011

4 SI "per quelli che passeranno"


Dicono che il tempo cambi le cose, 
ma in realtà le puoi cambiare solamente tu.  
(Andy Warhol)



lunedì 6 giugno 2011

Ciao Marcù!


Stamattina a Scalea (CS) è morto un ragazzo di 16 anni. Si è suicidato facendosi travolgere  da un treno, l'Eurostar 9371. Si chiamava Marco; non lo conoscevo, ma a modo suo era ferroviere come me: faceva parte del mondo ferroviario, in veste di appassionato, uno di quei ragazzi che vivono e si nutrono di locomotive e vetture ferroviarie, di scambi e binari.  Uno di quei ragazzi che spesso vedo sui marciapiedi delle stazioni intenti a fotografare tutto ciò che è ferrovia. Conosco alcuni suoi amici con cui condivideva la sua passione, che mi hanno informato dei particolari. Su Facebook, un suo amico lo saluta così:  
Un giorno, forse, ci rivedremo...magari a sbraitare sulle faccende delle nostre squadre calabresi o sul fatto che la nostra ferrovia è andata a rotoli...un giorno, forse, potrai anche spiegarmi il motivo per cui oggi hai deciso di farti inghiottire dal tuo mondo...ciao Marcù...
Quando c'è una morte sui binari, tutti gli addetti ai lavori ne vengono coinvolti emotivamente, anche se non conoscono la vittima. Ancora di più se la vittima è un collega. 

venerdì 3 giugno 2011

Berlusconi tocca il Re-Un gesto normale nel 2011

Durante la parata militare sui Fori Imperiali per la Festa della Repubblica del 2 giugno, Berlusconi ha toccato il re di Spagna ignorando la regola internazionale che prevede che re e regine non si possono toccare, a meno che non siano loro stessi a fare la prima mossa.  Dopo  il gesto Berlusconi è stato ripreso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che evidentemente invece ricordava bene la regola. Anche questa volta i media non hanno perso l'occasione per esaltare la gaffe del premier. Erano presenti i rappresentanti di 80 paesi, tra cui molti Capi di Stato e di governo, e la cerimonia è stata più fastosa in onore del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Certo, se il protocollo prevede che i re non si possono toccare, occorre rispettarlo, ma un'attenzione maggiore anche a certi aspetti delle celebrazioni non guasterebbe: per esempio, che ci azzecca, come direbbe il buon Tonino, la Festa della Repubblica con il 150° anniversario dell'Unità d'Italia? L'unità d'Italia è indiscutibilmente opera di un re, giusta o sbagliata che sia. Il discendente di quel re è stato cacciato dall'Italia mentre ne era re, per insediare la Repubblica. Adesso, nell'anniversario della Repubblica Italiana, si festeggia contemporaneamente l'opera di colui che è stato scacciato dall'Italia (nella persona del suo discendente) ad opera dei repubblicani. Direi che la cosa stona un po', a volere essere buoni. Ma vogliamo, una volta per tutte, cercare di essere meno ipocriti, in questo Bel Paese? E Berlusconi lasciamolo in pace, che ha fatto un gesto normale, da persona normale, almeno questa volta!