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"passo la vita fuggendo dalla mia ignoranza"
NON CAPISCO...E NON MI ADEGUO!!!
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sabato 28 dicembre 2013

Capurannu


di Franco Canzonieri
Quandu veni capurannu
tutti simu cchiù cuntenti.
L’annu vecchiu fici rannu
ma ormai è cosa ‘i nenti.

Cosi vecchi chi passaru.
‘N’alluvioni e un pocu ‘i verra,
cacchi signu, si, ‘u rassaru
ma ormai non si ndi parra.

E cchi vvo’ mi teni a mmenti,
terremoti, frani e morti?
‘A miseria ‘i tanta ggenti
chi non pot’aviri sorti?

Ora basta cu’ sti guai,
cu’ sti lutti e sti duluri.
L’annu vecchiu si ndi vai
e c’u novu, rosi e xuri.

Cu’ non nd’eppi, di furtuna,
mi si teni in allegria,
l’annu novu nci ndi runa
tanta mi si la nnasìa.

E saluti e paci assai
e cuncordia nt'e famigghi
e, a cu' non nd'eppi mai,
na casata chin'e figghi.

E a cu' pirdiu tuttu
pi' sta crisi e ormai pinìa,
nc’esti ‘u super enalottu
e i premi a lotteria.

Tutti ricchi, tutti sani,
tutti quanti su’ felici.
Puru ‘i jatti cu’ li cani
stannu aniti com’amici.

Standu a li previsioni
sutt'o tunnelli nc'è 'a luci,
ora vanzunu 'i pinsioni
e 'a miseria si rridduci.

E finisci ‘a caristìa
e ‘a terra runa frutti,
e ‘a lira si fissìa
c’u travagghiu nc’è pi’ tutti...

...Sulu chi, sta litania
‘a sintia l’annu passatu.
Anzi, avi ‘i chi nnascìa
ch’è nu nasru rriggisratu

c’u motivu sempri ‘u stessu.
Ma ogni annu rrisurtàu
chi 'u novu fu cchiù cessu
‘i chiddu vecchiu chi passàu.

sabato 21 dicembre 2013

Rateizzato il pagamento della Tares? Ma ci volete prendere in giro a tutti i costi?




Appena ho ricevuto la notifica della tassa, il 19 dicembre, mi sono logicamente chiesto quale fosse la scadenza dei termini, oltre che maledire per l’ennesima volta coloro i quali, palesi o occulti, sono i responsabili di questo sfascio e della deriva conseguente. Girando e rigirando la lettera allegata ho trovato alla fine il dato che mi serviva: in calce alla lettera nella sezione come e dove pagare, la data: entro il 20 dicembre 2013. Ennesima maledizione inviata e compilazione online del modello F24, per evitare di incorrere nelle sopratasse per tardato pagamento. Se affermassi che la Tares ha messo a terra le mie risorse economiche commetterei un’infamia, mi posso per fortuna permettere di sprecare la cifra richiesta dal Comune, anche se non rinuncio a reclamarla indietro qualora ce ne sia la condizione, visto che le mie entrate economiche consistono solo ed esclusivamente nel frutto del mio lavoro; mi domando però cosa avranno pensato quelli che come me hanno ricevuto la notifica il giorno prima della scadenza del termine riportato sulla lettera ma non hanno la disponibilità economica di pagare. Molti non avranno pagato, altri avranno dato fondo alle poche risorse per paura di sanzioni, pignoramenti, o semplicemente per forma mentis. Poi, a seguito delle pressioni mediatiche, per la verità più forti sui social che sui media, la Commissione ha graziato i cittadini, dilazionando in tre rate il pagamento, posticipando anche il termine della prima rata. Peccato che lo abbia fatto dopo che ormai il termine riportato sulla lettere era scaduto, il pomeriggio del 20, e peccato ancora, e soprattutto vergogna! vergogna! vergogna! che nella comunicazione ai media si affermi che il pagamento in una unica soluzione era già previsto al 31 dicembre. Oppure vergogna! vergogna! vergogna! per non avere riportato sulla lettera la vera data di scadenza ingannando i contribuenti. Per finire vergogna! vergogna! vergogna! agli organi di stampa che hanno ripreso la nota di Palazzo San Giorgio pedissequamente senza evidenziare la macroscopica incongruenza di date e l’ennesima dimostrazione di inefficienza ed incapacità della macchina amministrativa comunale, che, badate bene, non corrisponde esattamente ai Commissari, bensì all’organico dirigenziale ed impiegatizio composto da reggini che si suppone ricevano le notifiche come tutti gli altri. Sui vari politici lanciati verso ipotetiche poltrone a sindaco e/o altre cariche comunali, che hanno tuonato contro la tassa e poi hanno sbandierato la rateizzazione come una prima vittoria senza accorgersi dell’ennesima presa in giro ai cittadini, non penso ci sia da fare commenti, se non che non potrebbero evitare di rendersi ridicoli.

domenica 15 dicembre 2013

Reggio spennata e bidonata



Dopo il drappo sdrucito, anche l’albero di Natale spennato e bidonato. Oramai non c’è più una giustificazione al comportamento approssimativo e pressappochista dei nostri amministratori. In pieno centro e con due webcam puntate contro hanno fatto piazzare un monumento alla miseria degno della peggiore bidonville mondiale. Credo che questa amministrazione per quanto provvisoria e per quanto  “forestiera” abbia il dovere di mettere molto più impegno nel rappresentare la città, negli atti, nei fatti, e nell’immagine. Al  momento il bilancio è negativo, ed i sei mesi di commissariamento in proroga che sono stati chiesti non promettono niente di buono anche per Pasqua. Chissà, magari metteranno un bell’uovo di struzzo in bella vista a Palazzo san Giorgio.

A Bologna hanno scoperto la solidarietà. Ma a compartimenti stagni.




Via Fondazza, a Bologna, è la prima social street italiana. Il periodico Oggi, nella sua versione online esalta la notizia. In cosa consiste? Un giovane residente (evidentemente mai venuto al sud) ha avuto una “intuizione geniale”, ha creato una pagina su Facebook dedicata ai suoi vicini di casa: «Mi ero accorto che, dopo tre anni, eccetto qualche negoziante, non conoscevo nessuno dei vicini», racconta Federico, 36 anni. «Ai primi di settembre, ho creato un gruppo su Facebook e ho affisso sotto i portici volantini con l’invito ad aderire. La risposta mi ha sorpreso: una valanga. Aspettavo venti adesioni, in tre settimane eravamo cento; adesso siamo 500. Volevo soprattutto trovare coetanei di mio figlio Matteo, 2 anni e mezzo. Ma i fondazziani mi hanno travolto. L’idea di trasferire l’amicizia virtuale nella vita reale si è fatta largo rapidamente. Ci siamo dati appuntamento di domenica mattina, nella piazza più vicina, per guardarci in faccia». “Dagli incontri in piazza sono nate belle abitudini, il caffè assieme la mattina, le feste di compleanno nel bar sotto casa, i tanti progetti per il futuro” scrive soddisfatto il giornalista di Oggi. Hanno scoperto la solidarietà, la comunione di interessi, l’aiuto reciproco, ed è una notizia. A Bologna, è una notizia. C’è voluta la crisi, per umanizzare dal punto di vista sociale un pezzetto del nord egoista per opportunità e natura. Non nascondo che la cosa mi abbia fatto piacere, sono andato a visitare la pagina di via Fondazza. Purtroppo è un gruppo chiuso, non c’è la possibilità di vedere i post. Pretendevo troppo, evidentemente. Chissà come hanno delimitato i confini stradali.