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sabato 21 dicembre 2013

Rateizzato il pagamento della Tares? Ma ci volete prendere in giro a tutti i costi?




Appena ho ricevuto la notifica della tassa, il 19 dicembre, mi sono logicamente chiesto quale fosse la scadenza dei termini, oltre che maledire per l’ennesima volta coloro i quali, palesi o occulti, sono i responsabili di questo sfascio e della deriva conseguente. Girando e rigirando la lettera allegata ho trovato alla fine il dato che mi serviva: in calce alla lettera nella sezione come e dove pagare, la data: entro il 20 dicembre 2013. Ennesima maledizione inviata e compilazione online del modello F24, per evitare di incorrere nelle sopratasse per tardato pagamento. Se affermassi che la Tares ha messo a terra le mie risorse economiche commetterei un’infamia, mi posso per fortuna permettere di sprecare la cifra richiesta dal Comune, anche se non rinuncio a reclamarla indietro qualora ce ne sia la condizione, visto che le mie entrate economiche consistono solo ed esclusivamente nel frutto del mio lavoro; mi domando però cosa avranno pensato quelli che come me hanno ricevuto la notifica il giorno prima della scadenza del termine riportato sulla lettera ma non hanno la disponibilità economica di pagare. Molti non avranno pagato, altri avranno dato fondo alle poche risorse per paura di sanzioni, pignoramenti, o semplicemente per forma mentis. Poi, a seguito delle pressioni mediatiche, per la verità più forti sui social che sui media, la Commissione ha graziato i cittadini, dilazionando in tre rate il pagamento, posticipando anche il termine della prima rata. Peccato che lo abbia fatto dopo che ormai il termine riportato sulla lettere era scaduto, il pomeriggio del 20, e peccato ancora, e soprattutto vergogna! vergogna! vergogna! che nella comunicazione ai media si affermi che il pagamento in una unica soluzione era già previsto al 31 dicembre. Oppure vergogna! vergogna! vergogna! per non avere riportato sulla lettera la vera data di scadenza ingannando i contribuenti. Per finire vergogna! vergogna! vergogna! agli organi di stampa che hanno ripreso la nota di Palazzo San Giorgio pedissequamente senza evidenziare la macroscopica incongruenza di date e l’ennesima dimostrazione di inefficienza ed incapacità della macchina amministrativa comunale, che, badate bene, non corrisponde esattamente ai Commissari, bensì all’organico dirigenziale ed impiegatizio composto da reggini che si suppone ricevano le notifiche come tutti gli altri. Sui vari politici lanciati verso ipotetiche poltrone a sindaco e/o altre cariche comunali, che hanno tuonato contro la tassa e poi hanno sbandierato la rateizzazione come una prima vittoria senza accorgersi dell’ennesima presa in giro ai cittadini, non penso ci sia da fare commenti, se non che non potrebbero evitare di rendersi ridicoli.

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