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domenica 17 novembre 2013

La vera Reggio per il MU.STRU.MU.



(http://www.mustrumu.it)*

Ieri pomeriggio Reggio Calabria ha mostrato la sua anima nobile, quella dei cittadini. Quelli veri, non quelli delle passerelle, dei proclami, della solidarietà di facciata, dei comunicati stampa a convenienza. C'era si, qualche singolo esponente di ogni categoria a titolo personale, qualche proprietario di televisione che si è fatto intervistare dalla sua emittente, qualche piccolo uomo che è stato in silenzio e in disparte sperando in qualche foto che lo riprendesse nella folla.  Non la Reggio dell'antimafia in poltrona, quella non c'era; non la Reggio dei politici di professione, quelli non c'erano; non la Reggio dei Commissari, quelli non c'erano; non la Reggio dei vescovi che litigano con i giudici, quelli non c'erano. Il Palazzo è rimasto chiuso, sbarrato; come per proteggersi, come per non essere contaminato. Ieri Reggio è tornata bambina, innocente. Protagonista in se stessa, senza inquinamenti e presenze inquietanti. È stata una cosa spontanea, naturale, onesta una cosa da dilettanti. Per questo  i professionisti erano assenti.

* Il Museo dello strumento musicale, che ha recentemente subito un attentato incendiario.






3 commenti:

  1. Come non condividere? Chissà se quelli che erano sul Corso e ai quali abbiamo rovinato il rituale della passeggiata hanno capito e se almeno qualcuno ha desiderato di essere con noi. Non mi aspetto nulla dalle istituzioni: se non fossero quelle che sono Reggio non si troverebbe in questa miseria morale culturale e materiale. Ma la città si deve svegliare, deve farla finita con questa acquiescenza che confina e sconfina con la complicità. Eravamo tanti ma dovremo essere molti e molti di più.

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  2. io non mi preoccuperei Pasqualino...meglio le persone che le istituzioni!

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    1. ma infatti io non mi preoccupo per niente, anzi sono soddisfatto, sia delle presenze che delle assenze.

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