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lunedì 23 settembre 2013

Ma avete capito o no, che a Reggio Calabria è stata incendiata una Chiesa?



Domenica scorsa ho assistito ad una Cerimonia Religiosa Ortodossa, celebrata a Reggio Calabria, nella Chiesa di San Paolo dei Greci, nel quartiere Sbarre. Giorni prima il Tempio è stato oggetto di un atto intimidatorio di enorme gravità, culmine di una serie di gesti teppistici perpetrati per mesi nei confronti della Parrocchia: durante la celebrazione di una Liturgia ignoti hanno appiccato il fuoco alla cappella adiacente alla Chiesa.  Insieme a tanti reggini qualunque ho ritenuto mio dovere portare la mia solidarietà di persona al Parroco padre Daniele Castrizio ed a tutta la comunità religiosa ortodossa reggina. Ho partecipato ad un’iniziativa lanciata su Facebook, niente di eroico, solo che l’ho fatto fisicamente come tantissimi altri reggini. Non è un gesto da sbandierare ai quattro venti la solidarietà, almeno non per vantarsene, semmai per invogliare altri allo stesso gesto, per informare. Non sono uno di quei tromboni che giornalmente trasmettono ai giornali messaggi di solidarietà e vicinanza a questo e a quello, oppure rilanciano con comunicati stampa presunti atti meritevoli compiuti nell’interesse della comunità. Mi aspettavo la presenza fisica di rappresentanti della politica e dell’informazione, soprattutto di quelli che sono tanto attenti, seduti sulle loro comode poltrone, agli stati pubblicati su Facebook e su Twitter dai vari personaggi pubblici, politici e non, traendone articoli da scrivere e polemiche da aprire, “mbuscandosi” così la pagnotta. Stavolta non si parlava di presunte parentele scomode del tale assessore, oppure di presunte opinioni dannose per la città, non c’era nessuno che denigrava qualcun altro oppure che litigava con il suo avversario politico, e quindi gli avvoltoi del web che le loro prede le scelgono bene, succulente e redditizie, non hanno ritenuto di scrivere alcunché, sull’evento. Solo qualche spoglio resoconto, pura cronaca nei giorni successivi al fatto, qualche fotografia, e basta. Nessuno che si sia reso conto che A REGGIO CALABRIA, CITTA’ DAGLI INFINITI PRIMATI NEGATIVI, È STATA INCENDIATA UNA CHIESA!!! UN LUOGO DI CULTO!!! È stato commesso uno dei  più gravi, infame, barbaro atto criminale che si possa commettere contro una comunità. Una cosa che in Italia, in Europa, non avveniva da tempo immemorabile, dai tempi della barbarie, delle guerre. In città non si dovrebbe parlare di altro, per giorni. Abbiamo conquistato l’ennesimo primato negativo, probabilmente continentale, ma la politica, la classe dirigente reggina, l’informazione, preferiscono ignorare la cosa. 

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