TUTTI I DIRITTI RISERVATI
© I contenuti di questo blog, se non diversamente indicato, sono di proprietà esclusiva dell'autore/amministratore. Tutti i diritti sono riservati.
Per eventuali autorizzazioni su specifici contenuti effettuare apposita richiesta tramite email all'indirizzo pasplaca@gmail.com .
"passo la vita fuggendo dalla mia ignoranza"
NON CAPISCO...E NON MI ADEGUO!!!
su questo blog non si pubblicano commenti anonimi
giovedì 24 dicembre 2009
IL PONTE E' INUTILE, MA NON A TUTTI.
Ieri 23 dicembre 2009, a sentire la propaganda pro-ponte sarebbero stati avviati i lavori relativi alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Ci sarebbe stata la posa della “prima pietra”, sotto forma di cantiere relativo alla costruzione della variante ferroviaria di Cannitello. Avrebbe dovuto esserci il Premier Silvio Berlusconi, ufficialmente assente per i noti motivi di salute conseguenza dell’aggressione subita, avrebbe dovuto esserci il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, assente non si sa perché, avrebbe dovuto esserci almeno l’Amministratore Delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci, anche lui assente. Sorge spontaneo il dubbio, ma non sarà stato assente anche il cantiere? Scherzi a parte, in pratica è così. Nessuna cerimonia, nessuna azione che certifichi “fisicamente” l’inizio dei lavori. Sembra che tutto si sia risolto in un avvio “burocratico” e nient’altro, ufficialmente a causa dell’indisponibilità del Premier. La cerimonia ufficiale sarebbe rinviata a febbraio dell’anno prossimo. Peccato che “Il Giornale” nella foga della propaganda abbia descritto la cerimonia che non è mai avvenuta, riportando le dichiarazioni del Ministro Matteoli, che avrebbe, sempre secondo “Il Giornale”, tagliato il nastro dell’inaugurazione. -- Ieri mattina, a «tagliare il nastro» il ministro delle Infrastruttrure e dei trasporti, Altero Matteoli che ha subito voluto fugare ogni dubbio attorno alla realizzazione della mega struttura: «Abbiamo mantenuto l’impegno e non intendiamo edificare una cattedrale nel deserto», spiegando poi come questi lavori siano «propedeutici per costruire il ponte, ma indispensabili per mettere in sicurezza una parte del territorio in Calabria e in Sicilia». Secondo il capo del dicastero ai Trasporti il «ponte è un'infrastruttura di livello europeo essendo un segmento cruciale del corridoio Berlino-Palermo». Un’opera che dovrebbe «rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno». -- E il bello è che l’articolo risulta scritto da Reggio Calabria! Stendo un velo pietoso su questo modo di fare giornalismo “per sentito dire” che ormai è di moda e che ha fatto vittime eccellenti, con cattive figure epocali da parte di pseudo-giornalisti che purtroppo ancora esercitano la professione. Detto questo, mi soffermo sul meccanismo che ha fatto si che i lavori della variante di Cannitello, inizialmente compito di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) siano stati affidati alla società committente del ponte, Eurolink. Come tutti i contratti, anche quello stipulato per la costruzione del ponte a seguito dell’assegnazione dell’appalto prevede penali di vario tipo. Tra l’altro, prevede che in caso di assenza di progetto lo Stato possa rinunciare alla costruzione del ponte affrontando un contenzioso sulla base di 66 milioni di euro; praticamente la situazione che avrebbe potuto proporsi fino a ieri mattina in caso di rinuncia a costruire il ponte (non dimentichiamo che il progetto esecutivo ancora non c’è). Da ieri mattina in poi, l’eventuale penale in caso analogo è passata da 66 milioni di euro, al 10% del costo dell’opera pari a 630 milioni di euro. Questo solo perché sono stati “virtualmente” avviati dei lavori che sono stati individuati come propedeutici alla costruzione del Ponte. Riepilogando: nel 2006 il CIPE aveva assegnato ad RFI la costruzione della variante di Cannitello, opera utile per migliorare le comunicazioni e non collegata al ponte; nel 2009 sempre il CIPE, inspiegabilmente (!) toglie l’incarico ad RFI e lo passa ad Eurolink, ritenendo la variante “opera accessoria” ai lavori per il ponte. L’eventuale penale passa da 66 milioni di euro a 630 milioni di euro! Complimenti a chi fa l’interesse della comunità. Ma poi, quali rischi corre la comunità? Il ponte sarà costruito sicuramente. A tal proposito vi invito a leggere quest'articolo di Repubblica, che linko e non riporto sul post per evitare di renderlo troppo pesante. Occhio alla data dell'articolo ed agli attori della farsa. Buon Natale a tutti. (Spatuzza e simili esclusi).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento