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sabato 12 dicembre 2009
Pentiti deviati
La cosa che più di tutte mi preoccupa (ma non mi stupisce) è che per l'opinione pubblica italiana per smentire un delinquente è sufficiente un altro delinquente; meglio ancora se il delinquente che smentisce non è un pentito, ed è quindi eventualmente disponibile a delinquere ancora. Naturalmente non è proprio così, o meglio l'effetto è questo, ma l'opinione pubblica è come sempre indirizzata dai giornali che con i loro titoli definiscono i fatti nel senso voluto. Anche questa volta la linea generale dell’informazione ha un senso di marcia solo: "Spatuzza ha raccontato balle perchè Graviano non ha confermato" come se parlassimo di due normali cittadini al di sopra di ogni sospetto che hanno sempre fatto il loro dovere e che non hanno alcun interesse a dire o non dire qualcosa su fatti che potrebbero aggravare la loro situazione giudiziaria e soprattutto ledere i loro interessi illegali (che sicuramente esistono). Dai tempi di Tommaso Buscetta non c’è stato pentito che non sia stato definito attendibile e inattendibile contemporaneamente o quasi a seconda dei casi e dei magistrati che lo gestivano; hanno rovinato innocenti, deviato indagini, accusato a destra e a manca. Hanno fatto condannare persone poi assolte in appello e viceversa condannare in appello persone precedentemente assolte. Ma mai si era tenuto conto delle dichiarazioni di un “pentito” senza un minimo di riscontro, di prova aggiuntiva. Questo mi fa pensare che questa prova aggiuntiva per il PM del processo Dell’Utri ci deve essere; ma non è ancora venuta fuori. Detto questo mi voglio spingere ad un'analisi "fantasiosa" degli atti processuali fino ad ora conosciuti: 1) Spatuzza dichiara: "Graviano mi disse che avevamo ottenuto tutto quello grazie alla serietà di quelle persone che avevano portato avanti questa storia. Mi vengono fatti i nomi di due soggetti: di Berlusconi, Graviano mi disse che era quello del Canale 5. E c'era di mezzo un nostro compaesano, Dell'Utri. Grazie alla serietà di queste persone ci avevano messo praticamente il Paese nelle mani". 2) vengono interpellati i due fratelli Graviano, per confermare o smentire quanto affermato da Spatuzza in merito ai contatti con Dell'Utri e tramite lui Berlusconi; i fratelli Graviano di cui si parla sono due, ma uno solo depone, Filippo, dichiarando di non avere mai conosciuto Dell'Utri. L'altro fratello, Giuseppe, ha rifiutato di deporre per motivi di salute "quando starò meglio ve lo farò sapere", ha detto. A questo punto un’ipotesi: e se in seguito Giuseppe Graviano decidesse di deporre e dire che Spatuzza non si è sbagliato nel definire i rapporti con Dell'Utri, ma che ha confuso suo fratello Filippo con lui? In definitiva che il Graviano interessato era Giuseppe e non Filippo? Ricomincerebbe tutto da capo. Le polemiche sui giornali, il governo di nuovo sulla graticola, etc. etc.. Se così fosse ci sarebbe da domandarsi se il tutto è una strategia processuale, se è una strategia politica per delegittimare il governo e colpire Berlusconi mortalmente, oppure ancora se è una strategia mafiosa che tende ad avvertire “chi ha promesso” che è giunto il momento di incassare il dovuto e che altrimenti saranno guai in tempi brevi. Fantagiustizia? Fantapolitica? Fantamafia? Oppure tutte e tre le cose senza “fanta”? In attesa di nuovi colpi di scena che, sono sicuro, ci saranno, mi soffermo a pensare che in questo momento, fotografando la situazione, guarda caso si è verificato quello che prevedevo in un post precedente: Spatuzza è stato smentito. Al momento la notizia è bruciata. Berlusconi è una vittima. Dell’Utri? Non conta niente, in questo gioco.
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